Turismo responsabile: dieci anni fa la definizione di AITR
Negli anni il nostro progetto si è ampliato accogliendo persone da ogni parte d’Italia, e nella primavera scorsa ha preso parte alle giornate riminesi dell’edizione 2015 di Itaca’ – Migranti e viaggiatori, il festival del turismo responsabile promosso tra gli altri proprio da AITR.Con piacere ricordiamo insieme alla rete AITR questa data importante, riportando anche sul nostro blog le parole del presidente dell’Associazione, Maurizio Davolio.
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Esattamente dieci anni fa, il 9 ottobre 2005, a Cervia, la nostra associazione adottò la propria definizione di turismo responsabile, in occasione dell’assemblea generale.
La definizione recita:
Il turismo responsabile è il turismo attuato secondo principi di giustizia sociale ed economica e nel pieno rispetto dell’ambiente e delle culture. Il turismo responsabile riconosce la centralità della comunità locale ospitante e il suo diritto ad essere protagonista nello sviluppo turistico sostenibile e socialmente responsabile del proprio territorio. Opera favorendo la positiva interazione tra industria del turismo, comunità locali e viaggiatori.
La centralità degli interessi e dei diritti della comunità ospitante è sempre stata ed è tuttora il principio fondamentale della nostra filosofia del viaggio, il punto di riferimento nei nostri progetti, nella nostra attività, nelle relazioni esterne, in tutte le iniziative.
In questi dieci anni tante cose sono cambiate. Di turismo responsabile non parlava nessuno quando AITR nacque; oggi il turismo responsabile è ampiamente citato nei documenti della Commissione Europea, delle agenzie dell’ONU, di molti stati e nel dibattito sul turismo, cui prendono parte gli enti pubblici, il mondo accademico e della ricerca, l’industria turistica.
Ci piace pensare che anche noi abbiamo contribuito alla crescita di sensibilità per i principi della sostenibilità, della responsabilità, dell’etica, della solidarietà.
Resta tantissimo da fare per giungere ad una reale affermazione planetaria di tali principi, e bisogna anche stare in guardia di fronte a pericolose derive di opportunismo che si generano quando un termine diventa di moda e di tendenza.
Noi proseguiremo nel nostro impegno, facendo conoscere le nostre esperienze, portando il nostro messaggio nelle Università e nelle scuole, dialogando con tutti gli enti pubblici e le imprese del turismo che desiderano il confronto e sono disponibili a compiere pezzi di strada insieme.
Maurizio Davolio, presidente AITR

