
Fare memoria? Appunti per uno storytelling dei borghi
L’identità di un borgo – di un territorio – passa anche attraverso la memoria delle persone che lo hanno costruito e dei fatti, grandi e piccoli, che ne hanno connotato la storia. Custodire e raccontare le microstorie delle comunità locali è una pratica fondamentale per la rivitalizzazione dei territori ‘periferici’; ma come riutilizzare questi frammenti di memoria senza scivolare nel narcisismo dell’obbligo social?
Domenica 8 ottobre scorso ho preso parte alla tavola rotonda Il paese in movimento. Identità di un borgo sostenibile, organizzata da Pro Loco Candelara con il patrocinio del Quartiere 3 Colline e Castelli del Comune di Pesaro. Un invito molto gradito, che mi ha dato la possibilità di ritrovare ‘vecchi’ amici, e di raccontare ancora una volta del mio lavoro sulla memoria quotidiana, e del valore che le piccole storie hanno per i nostri borghi e castelli.
“Tenere vivo il passato è un obiettivo che può essere raggiunto solo mediante l’opera attiva della memoria che sceglie, rielabora e ricicla. Ricordare è interpretare il passato…”
Qui trovate immagini e parole (molto più autorevoli delle mie) condivise in quell’occasione. Spero possano esservi utili 🙂
(immagine: Candelara, novembre 2012; per la bellissima foto grazie a Lorenzo Di Loreto)

