Pane
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Dircemadeleines: 3, la zuppa di pane della zia Elvezia

Classica ricetta un tempo preparata con gli avanzi, la zuppa di pane compare in numerosissime varianti nella cucina tradizionale di tutta Italia. A Ginestreto, il paese della Dirce, costituiva il piatto forte del pranzo di Pasqua: ecco la ricetta di casa Baronciani, così come ce l’ha raccontata Elvezia, la testimone del numero 3 del “Dircefoglio”.

 

Prima si prepara il brodo di gallina, ma senza pomodoro, solo con il sedano e la carota. Va filtrato molto bene. Poi si prende il pane raffermo e si intingono le fette nell’uovo sbattuto. In un tegame largo si fa uno strato di pane e lo si bagna con il brodo: le prime fette di pane vanno intinte nell’uovo solo sopra, perché altrimenti si attaccano al fondo del tegame. Si cosparge con un po’ di formaggio grattugiato: noi usavamo il pecorino di casa, ma adesso mettiamo il grana o il parmigiano. Si fanno diversi strati e si finisce con il formaggio. Poi si prepara un battuto con lardo, aglio e prezzemolo, lo si fa rosolare e lo si versa sul pane. La zuppa deve cuocere a fuoco basso per circa un’ora. Anche se con il fuoco sotto e sopra, nel camino, conclude Elvezia, la zuppa veniva più saporita.

Storie di luoghi, persone, sapori: raccolte in cucina, all’osteria o per le strade di cento paesi. Storie di ieri e anche di oggi, raccontate con il cuore. Perché ciò che la memoria custodisce è eterno.

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