
Le castagnole vintage, una ricetta anni ’50
Dopo Natale è sempre Carnevale: nonostante tutto il 2021 non fa eccezione. Poteva dunque mancare la ricetta vintage della Dirce? No, e infatti ecco qua le castagnole in versione anni Cinquanta. I miei ricordi in materia risalgono a qualche tempo dopo (1975 o giù di lì) ma le castagnole di Annabella in cucina somigliano molto a quelle di mia nonna: golose come tutte le madeleines, per carità, ma cinque minuti dopo essere uscite dalla padella, per transitare verso lo stomaco andavano innaffiate con abbondanti dosi di liquidi. Forse perché la ricetta non prevedeva il lievito? O era per via dello strutto? Però che bontà quei cristalli di zucchero sulla loro superficie brunita.
Le castagnole
da Annabella in cucina, Rizzoli, 1960, con qualche variante casalinga, dalla tradizione della nonna Pina
Dosi: 2 uova, 2 cucchiai di olio d’oliva (la nonna usava eguale quantità di strutto), 2 cucchiai di zucchero semolato (più quello per spolverizzare le castagnole), 150 gr. di farina 00, olio per friggere.
A piacere, un cucchiaio di anisetta o rum.
Preparazione
Mettete in una terrina le uova intere con i due cucchiai di zucchero, unitevi l’olio di oliva (o lo strutto) e lavorate tutto insieme (la nonna impastava sulla spianatoia, facendo una piccola fontana con la farina). Aggiungete poco a poco la farina (e l’eventuale liquore), in modo da formare una pasta piuttosto morbida ma non liquida.
Verserete a mezzo cucchiaino alla volta questa pasta in abbondante olio bollente e, via via, toglierete le castagnole quando saranno ben dorate disponendole su una carta asciugante.
Servitele calde, spolverizzate di zucchero (zucchero al velo vainiglinato nella ricetta di Annabella).

