Babette
Blinis Demidoff, soupe à la tortue, cailles en sarcophage: certo non siamo dalle parti della Dirce. Ma la passione e l’amore per il cibo sono gli stessi a tutte le latitudini, e così i colori freddi della Danimarca si accendono degli scintillii di Parigi prima di approdare nelle cucine nostrane, dove laDirce è nata e dove si è nutrita di quel senso del dono che anima anche Babette, la grande chef del Café Anglais creata dalla penna di Karen Blixen nel 1958.
Del 1987 è invece il film tratto dal racconto di Karen Blixen, diretto da Gabriel Axel, con Stéphane Audran nel ruolo di Babette; nel 1988 il film fu premiato con l’Oscar quale miglior film straniero.
Io sono una grande artista – disse. Aspettò un momento, poi ripeté: – Sono una grande artista, mesdames.
(…)
Povera? – disse Babette. Sorrise come a se stessa. – No. Non sarò mai povera. Ho detto che sono una grande artista. Un grande artista, mesdames, non è mai povero. Abbiamo qualcosa, mesdames, di cui gli altri non sanno nulla.
(Karen Blixen, Il pranzo di Babette, ed. Feltrinelli 1962)

